Hanno finto di essere postini per poter sgominare una banda di pusher attiva in Canavese. I carabinieri son o pienamente riusciti nel loro intento. L’operazione ha avuto luogo nei giorni scorsi e in manette sono finiti tre uomini. Tra i loro clienti figuravano minorenni e quarantenni. La banda non spacciava la solita marijuana ma l’Amnesia, una sorta di marijuana potenziata con un bagno chimico, capace di amplificare gli effetti e indurre una maggiore dipendenza nei soggetti che ne fanno consumo. L’attività di spaccio aveva luogo nelle piazze di Leinì e Mappano.

L’operazione dei carabinieri della stazione di Leinì è scattata dopo lunghi appostamenti e osservazioni per documentare l’attività criminale dei tre spacciatori. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno appurato che lo smercio del potente stupefacente iniziava sul posto di lavoro per proseguire nei fine settimana e nelle serate all’esterno dei locali di divertimento del Basso Canavese.

Per poter fare irruzione nell’abitazione di uno dei tre pusher un carabiniere ha finto di dover consegnare una raccomandata. L’uomo ha aperto l’uscio e si è trovato di fronte ai militari. Senza opporre resistenza ha consegnato la droga di cui era in possesso, denaro in contante e la strumentazione occorrente per il confezionamento delle dosi.

Arrestati anche i due complici. Tutte e tre gli spacciatori sono torinesi e incensurati. In tutto gli uomini dell’Arma hanno sequestrato 1 chilogrammo di sostanza stupefacente 7mila euro in contanti.