19/02/2021
Cronaca
Canavese: sgominata dagli agenti della polizia la banda che truffava gli anziani nel Nord Italia
Partivano dal Basso Canavese, più precisamente dalla zona tra San Giorgio, San Giusto e Montalenghe, per realizzare truffe agli anziani in tutto il Nord Italia. I malviventi, infatti, spacciandosi per tecnici dell’azienda di distribuzione dell’acqua o del gas e con la presenza di finti agenti della Polizia Municipale, si presentavano a casa delle vittime e dopo aver inscenato una perdita di gas all’interno dell’appartamento dei malcapitati mediante l’utilizzo di bombolette, si facevano consegnare soldi e gioielli paventando la possibilità che potessero andare a fuoco o che si potessero ossidare.
I poliziotti della Squadra Mobile di Biella e della Sottosezione della Polizia Stradale di Novara Est, nei giorni scorsi, hanno fermato tre malviventi che, nella stessa mattinata, fingendosi agenti della Polizia locale e tecnici del gas, avevano rubato soldi e gioielli ad una coppia di anziani della provincia di Mantova. Nei mesi precedenti non era passata inosservata ai poliziotti della Squadra Mobile di Biella la presenza continua di un’autovettura, nei luoghi in cui precedentemente erano state denunciate truffe ai danni di anziani, tutte avvenute con lo stesso modus operandi.
Verso le ore 12.30 di venerdì 5 febbraio, gli operatori della Sottosezione della Polizia Stradale di Novara hanno notato l’ingresso sull’autostrada A4 Torino–Milano di un’autovettura Volkswagen Golf di colore grigio con una targa palesemente alterata. Gli agenti hanno immediatamente contattato i colleghi della Squadra Mobile di Biella e hanno deciso di seguire la vettura per procedere, in piena sicurezza ad un controllo degli occupanti.
Non appena il veicolo è giunto nei pressi della barriera autostradale di Rondissone e il conducente si incolonnava per pagare il pedaggio, i poliziotti hanno deciso di intervenire e procedere al controllo del mezzo.
In questo frangente, il conducente del mezzo, dopo essersi accorto dell’intervento della Polizia di Stato, pur di riuscire a sottrarsi al controllo e garantirsi la fuga, ha inserito dapprima la retromarcia urtando contro un’autovettura che lo seguiva per poi innestare la prima marcia e speronare l’autocarro che lo precedeva, finendo la corsa contro le autovetture della Polizia Stradale che nel frattempo avevano ostruito il passaggio di uscita del casello.
Le successive perquisizioni hanno permesso di recuperare 11.700 euro in contanti, diversi monili in oro, una divisa della polizia locale, delle radio ricetrasmittenti, un lampeggiante con luce di colore blu in uso alle forze di polizia, alcune targhe false utilizzate per eludere i controlli nonché attrezzi utili allo scasso e altri indumenti utilizzati per nascondere la propria identità.
I tre malviventi sono stati accompagnati presso gli Uffici di Polizia dove, considerato il sussistente pericolo di fuga e la refurtiva recuperata, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto ed al termine degli atti di rito trasferiti presso la Casa Circondariale di Ivrea, come disposto dal Sostituto procuratore di Ivrea. Nella mattinata dello’8 febbraio il Gip del Tribunale di Ivrea ha convalidato il fermo il fermo e ha applicato la misura cautelare in carcere.
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