
Caluso: “Siamo venuti per il tampone a domicilio”. Arzilla pensionata mette in fuga due truffatori

Hanno suonato il campanello di una pensionata affermando di essere stati inviati dal Comune per la somministrazione a domicilio del vaccino anti-Covid. L’anziana risiede in una villetta situata in quartiere del centro di Caluso. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi. Al cancello della villetta si sono presentati un uomo e una donna che evidentemente sapevano che la pensionata si trovava, in quel momento da sola in casa perché la collaboratrice domestica era appena uscita.
La coppia di truffatori ha spiegato in maniera molto rassicurante che effettuare la vaccinazione a domicilio le avrebbe evitato il fastidio di doversi recati dal medico di base o al Poliambulatorio. La donna del tutto lucida, si è insospettita, anche perché era al corrente del fatto che a Caluso le vaccinazioni a Caluso non vengono eseguite se non agli ospiti delle Rsa.
“Adesso telefono al sindaco per chiedere conferma” ha detto ai due malfattori. Una frase magica che ha immediatamente convinto la coppia di trovarsi di fronte a una donna non sprovveduta. Nell’arco di pochi istanti sono saluti su un’auto e si sono dileguati in tutta fretta. Una truffa andata in fumo, ma che ha provocato non poca preoccupazione in paese. L’arzilla pensionata ha in ogni caso telefonato al sindaco Mariuccia Cena che le ha raccomandato di non aprire in nessun caso la porta di casa ai due sconosciuti. In casi come questi è sempre bene chiamare immediatamente il 112.
Al momento non risultano denunce per truffe a Caluso ma episodi simili si sono verificati nei giorni scorsi anche in altri centri abitati del Canavese, dove presunti truffatori si spacciano per volontari della Croce Rossa incaricati di effettuare il tampone per il Coronavirus.