
Il Sacro Monte di Belmonte in degrado: il consigliere Avetta (Pd): “La Regione convochi i sindaci”
Ancora una fumata nera sul futuro del Sacro Monte di Belmonte che nella mattinata odierna è approdato sui banchi del Consiglio Regionale del Piemonte. A interpellare l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano è stato il consigliere regionale di opposizione Alberto Avetta (Pd) che ha chiesto delucidazioni sulle iniziative che la Regione Piemonte intende attuare per salvare il sito, dichiarato “patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. La risposta? Tutto da rifare per l’acquisizione del sito da parte della Regione Piemonte. Il consigliere canavesano Alberto Avetta non fa mistero della sua amarezza: “Ora è chiaro che sul Sacro Monte di Belmonte si riparte da zero. L’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano, rispondendo stamane ad una mia interpellanza, ha chiarito che non c’è alcuna procedura da riattivare ai fini di definire l’acquisizione del sito da parte della Regione, né può considerarsi confermato lo stanziamento di 1 milione di euro, allora previsto dalla Giunta Chiamparino, essendo quello per gli accordi di programma un fondo indeterminato”.
E non è tutto: “Prendiamo atto della situazione – afferma l’esponente del Partito Democratico – e confidiamo che l’assessore Tronzano voglia convocare quanto prima i Sindaci interessati, insieme a tutti gli attori del territorio e ai consiglieri regionali, per definire cosa si intende fare a salvaguardia di un luogo di grande rilevanza culturale e devozionale, iscritto dall’Unesco tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità”.
Aggiunge ancora Alberto Avetta: “Siamo grati alla Regione Piemonte per gli interventi di manutenzione (restauro del pilone votivo, ricostruzione delle staccionate, interventi sui tetti delle Cappelle e sulle piante), indispensabili per frenare il degrado in cui versa il Sacro Monte. Ma oltre alle urgenze, è necessario definire un nuovo percorso per garantire un futuro ad un bene di grande rilevanza pubblica. Siamo consapevoli della complessità della situazione, anche da un punto di vista giuridico, ma proprio per questo credo che l’assessore Tronzano debba convocare gli amministratori locali, insieme a tutti gli altri attori del territorio, per definire tempi e modalità per dare soluzione al problema”.