
Ivrea: detenuto si impicca in cella. Il sindacato della polizia penitenziaria: “Organico carente”

Alle 19,00 di ieri, 9 novembre 2020, un detenuto di nazionalità romena si è tolto la vita impiccandosi nel bagno della propria cella all’interno del carcere di Ivrea. A darne notizia è l’Osapp, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Sono stati gli agenti a chiamare i soccorsi: per il detenuto, però, non c’è stato niente da fare.
“L’Osapp da tempo denuncia la gravissima situazione in cui versano gli istituti penitenziari italiani – segnala Leo Beneduci, Segretario Generale dell’Osapp – il carcere di Ivrea è senza un Direttore titolare e senza un comandante titolare oltre ad essere in sofferenza per le gravissime carenze di organico».
Il segretario generale del sindacato autonomo evidenzia che il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea opera in “condizioni estreme” a causa della “gravissima e nota carenza di organico”. Ma nonostante l’Osapp abbia segnalato più volte nel corso degli anni la gravità della situazione chiedendo l’intervento degli organi competenti, ad oggi nulla è accaduto. “Nonostante ciò, il carcere si regge sui pochi agenti presenti che addirittura svolgono le funzioni di Sorveglianza generale in luogo dei Sovrintendenti che pure sono presenti e che non vengono impiegati in questa funzione nonostante gli accordi vigenti”.
“Ribadiamo ancora una volta che il carcere di Ivrea versa nel completo sbando – conclude Leo Beneduci -: il personale di Polizia Penitenziaria di Ivrea è allo stremo ed è quanto mai urgente che sia i vertici centrali che regionali intervengano senza ulteriore ritardo”.