
Trasporti in Canavese: treni in ritardo, convogli affollati e autobus che vanno a fuoco. Il consigliere regionale Pd Avetta”: La situazione è grave ma non è seria”
“La situazione politica in Italia è grave ma non è seria”. Si rifà al celebre aforisma di Ennio Flaiano il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta che affronta il delicato e scottante tema dei trasporti pubblici locale dopo la riapertura delle scuole con i contagi Covid-19 in costante ripresa. Ritardi, disservizi, corse cancellate e, come se non bastasse, capita che qualche autobus vetusto vada a fuoco.
“L’ultimo episodio martedì scorso: un autobus che trasportava oltre 40 studenti è improvvisamente incendiato nei pressi di Torre Canavese e solo per la prontezza dell’autista nessuno si è fatto male – afferma il consigliere canavesano -. I sindacati canavesani, più di un anno fa ormai, avevano denunciato l’intollerabile vetustà del parco mezzi circolante e gli Assessori regionali annunciavano enfaticamente l’acquisto di oltre 200 autobus nuovi. Ad oggi non abbiamo notizia. Il sistema dei trasporti regionali è davvero in grande difficoltà. In tempi non sospetti insistere sulla necessità di investire nel trasporto pubblico locale per limitare il ritorno massivo all’auto privata evidenziando come questa circostanza avrebbe influito negativamente sulla qualità dell’aria che tutti respiriamo. L’emergenza ci aveva offerto l’occasione di ripensare il modello. Non ci pare che sia stata colta come sarebbe stato necessario”.
L’esponente politico evidenzia come in questi mesi il Gruppo consigliare del Partito Democratico abbia raccolto numerose segnalazioni allarmate dal Biellese, dall’Astigiano, dal Cuneese, e dal mai così tanto vituperato Canavese. “La situazione è critica ed ovunque raccogliamo lamentele di studenti, pendolari ed utenti costretti ad abbandonare il trasporto pubblico locale – conferma Alberto Avetta -. A ciò si aggiunge l’idea di trasformare in pista ciclabile – quindi di fatto abbandonare – una ferrovia storica come l’Asti – Alba che da anni necessita invece di interventi di messa in sicurezza”.
Ma i problemi non si fermano qui: stando a quanto afferma il consigliere regionale resta al palo il passaggio a Trenitalia delle tratte ferroviarie Gtt, la SMF1 (Chieri – Rivarolo – Pont) e la SMFA (Torino – Caselle – Ceres).
“Ne abbiamo parlato diffusamente in altre occasioni ma sarebbe davvero un peccato se la Regione, dopo averci investito tanti milioni di euro, decidesse di abbandonare al loro destino le officine Gtt di Rivarolo. Per questo abbiamo chiesto un tavolo di confronto con la Regione e Trenitalia. Insomma, il tempo stringe su tutti i fronti e la situazione continua ad apparire grave ma non seria …”.