
Lombardore, espugnato il fortino della droga difeso da telecamere. I carabinieri arrestano operaio-pusher

Una fitta rete di telecamere. Così l’operaio-pusher di 27 anni di Lombardore difendeva il suo fortino della droga, ma non è stato sufficiente: i carabinieri sono riusciti a entrare all’alba con un blitz durato pochi minuti.
Il giovane aveva avviato un giro di spaccio casalingo di marijuana, usava la sua casa come deposito e come base logistica. I Carabinieri della Stazione di Leini hanno seguito alcuni giovani tossicodipendenti fino a Lombardore, a casa dello spacciatore, in aperta campagna, dove dopo il “riconoscimento facciale” da parte del pusher, tramite la telecamera installata all’esterno della porta d’ingresso, era loro consentito l’accesso. Pochi minuti dopo uscivano di nuovo con la droga in tasca.
Mella mattinata di ieri, venerdì 5 giugno, ha avuto luogo il blitz dei carabinieri che hanno sorpreso lo spacciatore nel sonno e lo hanno arrestato. Non ha opposto resistenza.
I militari dell’Arma, con la collaborazione dell’unità cinofila del Nucleo carabinieri di Volpiano, hanno trovato un borsone in cantina contenente 5,5 chilogrammi di marijuana, in confezioni sottovuoto, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e nove telefoni cellulari per gestire il traffico di droga con i suoi clienti e fornitori.
La perquisizione, inoltre, ha permesso di trovare una carabina calibro 4,5, modificata con l’aumento della potenza, e 6.800 euro custoditi in una cassaforte.