
No all’allontanamento dei bambini dai genitori, ma sostegno alle famiglia. Ed è polemica politica

Se nelle case del Canavese si spengono le luci del Natale e si tolgono gli addobbi si accendono invece i riflettori sul solo albero che è stato dimenticato e smantellato: quello con le fotografie di bambini allontanati dalle loro famiglie in Piemonte, esposto a Torino nella stazione ferroviaria di Porta Nuova.
Sarà questo l’impegno della maggioranza di Palazzo Lascaris e dei consiglieri canavesani, pronti a presentare e difendere “senza arretrare di un passo” – tengono a sottolineare – il Disegno di Legge Allontanamento Zero, di cui la battagliera assessore Chiara Caucino, ha fatto una bandiera dei suoi primi mesi di mandato in Regione.
“Allontanamento Zero – spiega il vice presidente canavesano della IV commissione Andrea Cane che si occupa, a fianco dell’assessore ai Bambini, di politiche sociali – non significa togliere tutele ai bambini, come urlano dai banchi delle minoranze, bensì azzerare le pratiche che sottraggono figli ai loro genitori se le famiglie si trovano in situazioni di disagio, sia esso sociale sia esso economico”.
“Scegliamo la famiglia come luogo principe della tutela dei bambini – continua in consigliere di Ingria Andrea Cane – convogliamo risorse economiche e professionali per risolvere i problemi economici sociali e psicologici che oggi aprirebbero a quegli stessi minori le porte delle strutture residenziali. Prima di strappare un piccolo ai suoi genitori metteremo in campo ogni correttivo, monitorando e gestendo ogni singola situazione attraverso servizi adeguati e capillari, fino a costituire un Osservatorio ad hoc”.
E non è tutto: l’esponente politico della Lega Salvini precisa che saranno valorizzate e potenziate esperienze come quelle canavesane di “Castelli familiari” del CISS38 e del Cipì: un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
“I servizi sociali, di psicologia e psicoterapia – conclude – avranno ruoli fondamentali nel puntellare e supportare il contesto in cui ogni bambino vuole vivere: la sua famiglia”.