Ivrea, paziente frantuma finestra e semina il panico in corsia. La dura reazione del sindacato NurSind

07/01/2020

Dopo aver tentato di aggredire il personale sanitario del pronto soccorso di Cuorgnè, nella serata di lunedì 6 gennaio un paziente ha seminato panico nel reparto di Medicina dell’ospedale di Ivrea. Erano le 21,00 circa, quando il paziente ha rotto il vetro di una finestra della stanza dove era ricoverato da alcuni giorni al quarto piano del nosocomio eporediese, seminando panico e scompiglio tra degenti e personale sanitario. La cosa più assurda è che già nei giorni precedenti lo stesso paziente giunto in pronto soccorso a Cuorgnè aveva tentato di aggredire il personale sanitario che è dovuto ricorrere all’intervento delle forze dell’ordine.

L’uomo era stato successivamente trasferito ad Ivrea per una consulenza, ma anziché essere ricoverato presso il reparto di psichiatria o comunque in un ambiente protetto, è stato destinato presso il reparto di medicina generale che conta 44 posti letto.  Dura la reazione del NurSind, il sindacato delle professioni infermisristiche. “Quanto è accaduto ieri sera – commenta Giuseppe Summa, segretario territoriale – è di una gravità inaudita. Prima o poi si rischia che ci scappi il morto. Non comprendiamo come sia possibile che un paziente altamente aggressivo venga ricoverato in un reparto di medicina generale, dove la carenza di personale la fa da padrone ormai da diverso tempo. Per fortuna grazie alla capacità del personale presente in turno la situazione non è degenerata, ma il rischio per gli altri pazienti e per gli stessi operatori è stato elevatissimo”.

In seguito all’episodio altri tre pazienti presenti in quella stanza di degenza resa inagibile sono stati trasferiti presso altri reparti. Il reparto di Medicina di Ivrea è una realtà difficilissima. ribadisce Giuseppe Summa, dove gli operatori presenti si stanno facendo quotidianamente in quattro per espletare il proprio servizio , nonostante da mesi attendono invano l’arrivo di nuovo personale.
E a peggiorare la situazione si è messo di mezzo anche l’iperafflusso dovuto all’influenza stagionale. Inoltre di notte sono presenti solo due infermieri e un OSS per 44 pazienti. “È una vergogna – prosegue Giuseppe Summa-. Di questo passo porteremo tutto in Procura. Il personale è stanco e stufo di lavorare in condizioni simili e la Direzione non è assolutamente attenta e sensibile alla problematica più volte denunciata”.

Sulla questione interviene anche il segretario regionale del Nursind Piemonte Francesco Coppolella. “Il fenomeno delle aggressioni al personale nei luoghi più a rischio come il pronto soccorso – spiega -, ma anche i reparti di degenza sta evolvendo spaventosamente e pericolosamente. Certi luoghi di cura sono diventati zona franca. Bisogna intraprendere interventi legislativi urgenti oltre a prevedere posti di polizia o personale addetto alla sicurezza nei luoghi più a rischio. Ricordiamo che le aziende sono responsabili della sicurezza del personale e non si può far finta ancora di nulla”.

(Immagine di repertorio).

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