
La denuncia del presidente dell’Api Corrado Alberto: “Manca un piano per la manifattura locale”

L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia propone l’istituzione di un tavolo sulla crisi del lavoro? Per Corrado Alberto, presidente dell’Api Torino (l’associazione di categoria che rappresenta i piccoli e medi imprenditori) l’iniziativa è senz’altro lodevole ma evidenzia a tutti gli effetti che in provincia di Torino e più in generale in Piemonte manca una vera politica industriale. Non è tenero Corrado Alberto. E d’altro canto i numeri sono dalla sua parte. Dati riferiti a una crisi economica senza precedenti e che lascia poco spazio all’ottimismo.
E non è tutto: il presidente dell’Api si chiede che fine abbiano fatto i 100 milioni di euro da destinare all’area di crisi. L’impegno della Diocesi di Torino, sottolinea Corrado Alberto, nelle situazioni di crisi che coinvolgono numerosi stabilimenti della cintura torinese è più che apprezzabile, ma non può essere la solidale azione dell’arcivescovo Nosiglia ad attrarre investitori disposti a insediarsi su questo territorio martoriato dalla recessione e che siano in grado di creare nuovi posti di lavoro.
E poi c’è l’aspetto messo in rilevanza dall’ultima indagine congiunturale effettuata dall’Api Torino: i fatturati delle aziende sono in calo e la decrescita riguarda ovviamente anche gl’investimenti e con questi anche i posti di lavoro. In più tra il 2017 e il 2018 con industria 4.0 le imprese hanno investito molto esponendosi finanziariamente. Il rischio, conclude Alberto, è che la tenuta economica frano rovinosamente con conseguenze difficilmente immaginabili.