06/11/2019
Cronaca
Chivasso: 25 anni fa l’alluvione spazzò via il ponte sul Po che aveva resistito ai bombardamenti
Il mese di novembre del 1994 è ricordato come uno dei periodi più brutti della storia chivassese a causa dei tragici eventi alluvionali che colpirono la città. A partire dagli ultimi giorni di ottobre, piogge incessanti e molto intense colpirono gran parte del Piemonte centrale e meridionale provocando l’ingrossamento dei corsi d’acqua del territorio, in particolare del Po e dei suoi affluenti.
Così tra i 4 e 5 novembre, il ponte del fiume Po costruito a metà del 1800 per collegare il centro cittadino ai comuni della collina e del Monferrato crollò. Le nove arcate in mattoni non riuscirono infatti a reggere la furia della piena che si scatenò alla confluenza con il torrente Orco ed il territorio rimase improvvisamente isolato.
Le settimane ed i mesi successivi servirono per ricostruire quanto era stato distrutto: cantine, abitazioni, garage vennero invasi, ma il problema più grande da risolvere era la mancanza di un ponte sul fiume.
Per far fronte all’emergenza, il Genio militare mise a disposizione dei traghetti fluviali provvisori per consentire alle persone che quotidianamente avevano bisogno di un collegamento con la collina di spostarsi da una sponda all’altra senza disagi. Il servizio era già in funzione nel gennaio del 1995. Per ridurre ancora di più i disagi, sempre nel 1995, il Genio costruì un ponte bailey provvisorio che collegava Verolengo con San Sebastiano da Po.
A Chivasso, invece, Anas (il compartimento di viabilità di Torino) progettò un nuovo ponte che venne realizzato in calcestruzzo con le più aggiornate tecnologie e sole tre arcate di considerevoli dimensioni, così da consentire il miglior deflusso alle acque. Il nuovo collegamento, lungo 230 metri, venne inaugurato il 2 maggio 1997 sotto l’amministrazione del sindaco Andrea Fluttero.
Il Comune di Chivasso, con il Comune di Castagneto Po e il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Chivasso stanno predisponendo insieme una manifestazione in ricordo dei tragici eventi che si svolgerà il prossimo 17 novembre.
“Ascoltare le testimonianze dei sindaci e di tutti coloro che sono stati gli attori principali di un film che nessuno vuole più rivedere è stata un’occasione di profonda riflessione sia sul passato, ma soprattutto di insegnamento per il futuro”: questo è quanto ha detto il consigliere segretario Gianluca Gavazza a conclusione del Consiglio Regionale aperto svoltosi all’Unione industriale di Torino per celebrare i 25 anni dall’alluvione del 1994.
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