07/05/2019

Cronaca

Colleretto Castelnuovo: “Maliarosa” è la moto di Aldo Querio Gianetto per il vincitore del Giro d’Italia

Colleretto Castelnuovo

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Si chiama “Maliarosa” la motocicletta costruita dall’imprenditore Aldo Querio Gianetto di Colleretto Castelnuovo che sarà consegnata al vincitore del Giro d’Italia. E di malìa si tratta davvero, perchè la motocicletta è un pezzo unico al mondo firmata da un costruttore conosciuto a livello internazionale. “Maliarosa” è stata ufficialmente presentata al pubblico nella giornata di domenica 5 maggio nel parco del suggestivo Castello Malgrà a Rivarolo Canavese. In quella che può essere catalogata come un’opera d’arte made in Canavese, è stata inciso il percorso della 13° tappa del Giro d’Italia che venerdì 24 maggio passerà appunto da Colleretto Castelnuovo in Valle Sacra.

“Il design della Maliarosa si basa sull’idea di realizzare una sintesi di elementi che traggono ispirazione dalle prime motociclette da corsa costruite all’inizio del secolo, all’epoca di fatto molto simili a biciclette con il motore -spiega Aldo Querio Gianetto -. Questa scelta nasce dalla volontà di rappresentare nella maniera più pura la vicinanza del mondo delle biciclette da corsa a quello delle motociclette da corsa evidente in quell’epoca pionieristica”.

In definitiva “Maliarosa”, vero e proprio gioiello artigianale, costituisce un tributo di tutto il territorio alla prestigiosa kermesse ciclista che nella 102ma edizione attraverserà l’intero territorio canavesano. Il design si basa sull’idea di realizzare una sintesi di elementi che traggono ispirazione dalle prime motociclette da corsa costruite all’inizio del secolo, all’epoca di fatto molto simili a biciclette con il motore.

Questa scelta, sottolinea l’imprenditore, nasce dalla volontà di rappresentare nella maniera più pura la vicinanza del mondo delle biciclette da corsa a quello delle motociclette da corsa evidente in quell’epoca pionieristica. Uno di questi è ancora esistente a Torino in Corso Casale, intitolato a Fausto Coppi, e risalente all’inizio del secolo, testimonia l’epoca pionieristica di questo sport anche in Piemonte. E intanto “Maliarosa” scalda il motore

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