
Lanzo: lascia il cane morto nei boschi dove amava passeggiare. Multa di 600 euro a una 42enne

Quando è morto, dopo quindici anni di affettuosa convivenza, ha pensato che sarebbe stato giuto lasciare la salma quel piccolo bulldog, compagno di tanti anni, nei boschi della Val di Lanzo dove per tanti anni hanno paseggiato felici: una decisione emotivamente comprensibile ma che ha fatto finire nei guai una donna di 42 anni residente a Torino che adesso dovrà pagare una milta di 600 euro per non aver correttamente smaltito la carcassa del cane.
A ritrovare il corpo del cane avvolto in un asciugamano sono stati alcuni passanti che stavano percorrendo il sentiero dove era stato abbandonato il bulldog e che hanno immeditamente avvertito la Lida (la Lega Italiana dei Diritti degli Animali) che ha, a sua volta, allertato gli agenti della polizia municipale di Lanzo. Che la donna, quando ha abbandonato tra gli alberi la salma del suo cane, fosse in buona fede, lo dimostra il fatto che la carcassa portava ancora il microchip di idenficazione e che ha consentito di risalire alla ex proprietaria.
Il veterinario dell’Asl T04 ha accertato, dopo l’autopsia, che il cane è morto per cause assolutamente naturali e non a causa di violenze o maltrattamenti. E’ bene ricordare che in caso di morte è necessario contattare il servizio veterinario per la cancellazione dell’animale dall’anagrafe canina.
La carcassa va condotta in un centro specializzato per la distruzione oppure se si intende seppellirlo in un terreno privato è necessario richiedere e ottenere la prevista autorizzazione.