29/01/2019
Cultura
“Scendi il cane che lo piscio”: l’Accademia della Crusca non approva l’uso dell’Itagliacano
Canavese
/L’italiano? Sono sempre meno coloro che lo parlano. Lo dimostra il fatto che le espressioni gergali, in special modo quelle in uso in alcune regioni del Sud Italia, stanno prendendo il sopravvento sulla lingua corretta in nome della rapidità del linguaggio. “Siedi il bambino” o “Scendi il cane lo piscio” o “Esci i soldi” sono alcuni esempi che farebbero rivoltare nella tomba Aleesssandro Manzoni che dopo aver scritto i “Promessi Sposi” ritenne opportuno “sciacquare i panni in Arno” per essere certo di usare al meglio l’italiano, una delle lingue più belle e complesse al mondo, per escludere eventuali “lombardisti”. Eppure, notizia incredibile, anche qualche consigliere dell’Accademia della Crusca, la più severa custode della corretta parlata della lingua italiana, si è dichiarato disposto a chiudere un occhio, ponendo l’accento su una presunta efficacia espressiva relativa all’uso distorto dei verbi di moto. Di parere decisamente opposto è il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini.
La querelle è iniziata con una nota pubblicata l’11 gennaio da uno degli accademici, Vittorio Coletti. Molti lettori chiedevano se fosse lecito costruire il verbo sedere con l’oggetto diretto di persona: ad esempio ‘siedi il bambino’ – aggiunge il presidente -‘ che sedere’, come altri verbi di moto, ammette in usi regionali e popolari sempre più estesi anche l’oggetto diretto e che in questa costruzione ha una sua efficacia e sinteticità espressiva che può indurre a sorvolare sui suoi limiti grammaticali”.
E ancora: “Il problema è che ogni volta che si trasferisce un discorso scientifico sottile su un piano mediatico si producono risultati perversi – conclude Marazzini – Coletti ha guardato con simpatia a una spinta innovativa che trasferisce un modo di dire popolare, accettandola nell’eccezione della quotidianità e delle situazioni familiari.
Naturalmente se viene trasportato nella grammatica della scuola nascono dei problemi perché l’insegnante sarà comunque chiamato a correggere quelle forme nell’italiano scritto e formale”.
Le espressioni gergali frutto di una evoluzione della lingua, poco hanno a che fare con l’italiano. Morale della favola? Lo scorretto uso dei verbi di moto rimane un grave errore da matita da blu, che nei licei classico e scientifico viene usata per sottolineare gli errori gravi. Quelli, cioè, che non devono essere compiuti. Con buona pace di twitter e di quanti ormai conoscono soltanto “l’itagliacano”.
02/05/2024
Sport
Giro d’Italia: le limitazioni al traffico in coincidenza delle tappe Venaria-Torino e San Francesco al Campo-Oropa
Sabato 4 e domenica 5 maggio la partenza del Giro d’Italia dal Piemonte comporta rilevanti modificazioni […]
leggi tutto...02/05/2024
Cronaca
Cuorgnè: un giovane in ospedale dopo una caduta dal balcone perché il padre non lo fa uscire di casa
Un incidente domestico ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri, mercoledì 1° maggio, quando un ragazzo […]
leggi tutto...02/05/2024
Cronaca
Previsioni meteo: in Canavese, domani venerdì 3 maggio, è ancora allerta gialla per il maltempo
Queste le previsioni del tempo per domani, venerdì 3 maggio, elaborate dal centrometeoitaliano.it: AL NORD […]
leggi tutto...02/05/2024
Economia
Primo Maggio, messaggio dell’arcivescovo Repole: “Non sacrificare la vita delle persone per il profitto”
In un accorato messaggio diffuso in occasione del Primo Maggio, monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino […]
leggi tutto...02/05/2024
Cronaca
Ferrovie, Alberto Avetta polemico: “Sulla linea Ivrea-Torino che fine hanno fatto i treni doppi?”
Si riaccende il dibattito mai sopito in realtà sulla qualità dei servizi ferroviari nella regione Piemonte: […]
leggi tutto...01/05/2024
Cronaca
Leinì: pronta la convenzione per la messa in sicurezza degli svincoli della strada Provinciale 460
A Leinì avrà luogo l’avvio imminente dei lavori per il lotto 2 del progetto di rinnovamento […]
leggi tutto...