05/11/2018

Cronaca

Chivasso: scoperta una lapide alla Mandria per celebrare il centenario dell’Indipendenza polacca

Chivasso

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La frazione Mandria di Chivasso ha accolto, nella mattinata di sabato 3 novembre, la prima parte della commemorazione del Centenario dell’Indipendenza della Polonia. Un legame speciale unisce la Città di Chivasso alla Polonia, un legame nato cento anni or sono, quando 22 mila soldati polacchi furono accolti presso la tenuta della Mandria, da dicembre 1918 fino a giugno 1919. Qui fu allestito un campo di addestramento militare, dove i soldati polacchi, ex prigionieri di guerra giunti in Italia con l’armata austro ungarica, si prepararono prima di essere arruolati nell’Armata Polacca che si andava formando in Francia, sotto il comando del generale Jòzef Haller.

Alla Mandria, dove ricevettero aiuto e conforto dai chivassesi, la maggior parte di loro si riorganizzò e fece ritorno in Patria – dove poterono combattere per l’indipendenza della Polonia, raggiunta l’11 novembre 1918 -, ma i più provati morirono e giacciono nel cimitero della frazione e del capoluogo, accanto ai morti italiani. Negli anni, la città ha curato le tombe dei soldati polacchi e ogni anno l’anniversario viene ricordato con l’incontro fra il sindaco e una delegazione polacca.

Quest’anno, in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia, in frazione Mandria è stata scoperta una nuova lapide, un piccolo segno per mantenere vivo il ricordo di questo episodio della nostra storia locale, che si inserisce, però, nel più grande scenario della storia sovranazionale.

“Questa lapide – ha detto il sindaco di Chivasso Claudio Castello -, vuole lasciare ancora una volta una traccia fisica e visibile, affinché le nuove generazioni possano conservare il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita in nome di una guerra ed un monito per la ricerca, sempre e comunque, della Pace”.

Il corteo ha poi raggiunto il piccolo cimitero di Mandria per l’omaggio alla lapide che ricorda i soldati polacchi che qui morirono e la stessa cerimonia è stata ripetuta nel cimitero del capoluogo. Infine, la delegazione ha raggiunto Piazza Generale Dalla Chiesa, per l’omaggio alla lapide che ricorda i soldati polacchi caduti, affissa alla facciata di Palazzo Santa Chiara.
Al termine della celebrazione, è stata inaugurata la mostra intitolata: “Da prigionieri a uomini liberi. L’Armata Polacca in Italia 1918-1919”, allestita nei locali dell’ex Biblioteca, dove si è svolto anche un Annullo filatelico dedicato all’evento.

Nel pomeriggio, la delegazione polacca si è trasferita ad Ivrea per una proseguire le celebrazioni e poi ha fatto ritorno a Chivasso dove in serata, al Teatrino Civico, si è tenuto il concerto con canti patriottici polacchi ed italiani, con arie e canti di Stanislaw Moniusko e con la partecipazione del soprano Dominika Zamara, il pianista Andrea Musso e l’attrice Beata Dudek.

Alla celebrazione hanno presenziato il sindaco Claudio Castello e il vice sindaco della Città Metropolitana di Torino, Marco Marocco, il sindaco di Alpette, Silvio Varetto, con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, le autorità militari, i rappresentanti delle associazioni d’Arma e la Croce Rossa, mentre della delegazione polacca hanno fatto parte: Maciej Luczak, Senatore della Repubblica di Polonia, Adam Siwek, Direttore dell’Istituto polacco della Memoria nazionale, Adrianna Siennicka, Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano, Bartek Skwarczynski vice Console Generale, Ulrico Leiss de Leimburg, Console Onorario della Repubblica di Polonia a Torino ed Elzbieta Grzyb, Presidentessa della Comunità Polacca di Torino “Ognisko Polskie”.

La mostra intitolata “Da prigionieri a uomini liberi. L’Armata Polacca in Italia 1918-1919”, ospitata nell’ex Biblioteca, rimarrà aperta fino a domenica 18 novembre e potrà essere vistata, con ingresso libero, tutti i giorni dalle 14,00 alle 19,00.

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