
14/04/2018
Cronaca
Parco del Gran Paradiso: studenti e ricercatori dell’università inglese studiano gli stambecchi
L’Università di Chester, una delle più antiche e prestigiose del Regno Unito (fondata nel 1839), ha scelto la Valsavarenche come area di studio per i propri studenti e ricercatori, nell’ambito di una convenzione scientifico-didattica siglata con il Parco Nazionale Gran Paradiso, finalizzata ad attività di ricerca su stambecco e marmotta nell’area protetta.
Le aree selezionate sono Levionaz per lo stambecco e Orvieille per la marmotta, già sede di programmi di ricerca a lungo termine sulle due specie, nel primo caso dal 1999, nel secondo dal 2006. Saranno sviluppati temi di ricerca comuni tra Università ed il servizio monitoraggio e biodiversità del Parco per la prosecuzione degli studi già avviati su queste specie.
Il Parco, sin dalla sua fondazione, ha sempre dato grande importanza all’attività di ricerca e di conservazione della sua specie simbolo: lo stambecco. Oltre all’impegno diretto per la reintroduzione e la conservazione della specie su tutto l’arco alpino, negli ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per ricerche scientifiche a lungo termine. Dal 1999 nell’area di studio di Levionaz è in corso un programma di studio intensivo su ecologia comportamentale, life history e genetica dello stambecco in collaborazione con numerose università, a cui si andrà ad aggiungere quella di Chester.
Per la marmotta invece, roditore di medie dimensioni naturalmente presente con una buona densità all’interno del Parco, l’interesse di studio è relativo al fatto che questa specie è un buon indicatore dello stato di salute del delicato ecosistema alpino, soprattutto in anni come quelli recenti interessati da
importanti cambiamenti climatici.
I dati raccolti ogni anno dai ricercatori permettono anche di monitorare, in una zona campione della popolazione di marmotte del Parco quale è l’area di ricerca di Orvieilles, la riproduzione e la sopravvivenza della popolazione nelle diverse classi di età, ed in futuro di legarla ad eventuali variazioni nella fenologia della vegetazione, nelle variazioni di temperatura o di copertura nevosa invernale.
Agli studenti inglesi verrà quindi data la possibilità di fare ricerca in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, come spiega Bruno Bassano, responsabile del servizio monitoraggio e biodiversità del Parco: “Nonostante le difficoltà delle ricerche sul campo, studiare il comportamento delle specie in condizioni naturali è particolarmente importante perché permette ai ricercatori di raccogliere dati su popolazioni sottoposte alle pressioni naturali dell’ambiente e studiare come la selezione naturale agisce sulle caratteristiche della specie”.
Dov'è successo?
07/04/2025
Economia
Canavese, preoccupazione per i dazi Usa: export a rischio e metalmeccanici sul piede di guerra
Canavese, preoccupazione per i dazi Usa: export a rischio e metalmeccanici sul piede di guerra Le […]
leggi tutto...07/04/2025
Cronaca
Chivasso pedala verso il futuro: mobilità sostenibile al centro del confronto tra Comune e Legambiente
Chivasso pedala verso il futuro: mobilità sostenibile al centro del confronto tra Comune e Legambiente Il […]
leggi tutto...07/04/2025
Sanità
Con il 5X1000 all’ANLAIDS di Torino si combatte l’Aids e si sostengono i pazienti ammalati
Con il 5X1000 all’ANLAIDS di Torino si combatte l’Aids e si sostengono i pazienti ammalati Da […]
leggi tutto...07/04/2025
Cronaca
Canavese ed Eporediese in lutto: addio all’architetto Galardi, protagonista della stagione olivettiana
Canavese ed Eporediese in lutto: addio all’architetto Galardi, protagonista della stagione olivettiana Il Canavese e l’Eporediese […]
leggi tutto...07/04/2025
Cronaca
Ivrea, detenuto in escandescenza ferisce cinque agenti di Polizia. Voleva sostituire la Tv in cella
Ivrea, detenuto in escandescenza ferisce cinque agenti di Polizia. Voleva sostituire la Tv in cella Ancora […]
leggi tutto...07/04/2025
Eventi
Favria, grande successo per la 47ª Fiera di Sant’Isidoro: quattro giorni di tradizione, gusto e passione agricola
Favria, grande successo per la 47ª Fiera di Sant’Isidoro: quattro giorni di tradizione, gusto e passione […]
leggi tutto...