
Cuorgnè, la “Carovana Antimafie” si riappropria della villa del boss

Un’azione simbolica per riaffermare la supremazia dello Stato nei confronti della criminalità organizzata. E’ attesa per domenica 13 settembre l’arrivo a Cuorgnè della “Carovana Internazionale Antimafie” che farà tappa nella sontuosa villa, acquisita dal Comune, che appartenne al boss Bruno Iaria, uno dei protagonisti dell’Operazione “Minotauro” che fece luce sulle diffuse infiltrazioni della ‘ndrangheta in tutto il Canavese e che portò allo scioglimento dei comuni di Rivarolo Canavese e Leinì.
La “Carovana”, promossa dall’Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil, nata su iniziativa dell’Arci Sicilia, da 21 anni è un laboratorio permanente e itinerante contro la criminalità organizzata. Nella villa di Cuorgnè i componenti della carovana eseguiranno attività di pulizia e di taglio erba. Un gesto concreto affinchè la collettività si riappropri di un bene acquistato con i presunti proventi dell’illegalità. Tra l’altro, da Roma è arrivata l’autorizzazione allo sgombero degli arredi non oggetto del sequestro.
Toccherà alle associazioni “Mastropietro” e Libera il compito di fare in modo che l’edificio possa trasformarsi in un centro di accoglienza per le persone senza casa e di supporto per le persone che appartengono alle fasce più deboli. La “Carovana Internazionale Antimafie” attraverserà nel suo percorso il Belgio, la Spagna, Malta, Romania, Germania e Francia. Un lungo viaggio compiuto nel nome della legalità.