06/07/2017
Sport
Ivrea: un infarto stronca a soli 53 anni, la vita del campione di canoa Marco Caldera. Sport in lutto
Ivrea
/E’ scomparso nella giornata di mercoledì 5 luglio, a soli 53 anni, stroncato da un improvviso infarto che non gli ha lasciato scampo, l’eporediese Marco Caldera, campione di canoa. Una morte prematura che ha avuto luogo mentre Marco Caldera si trovava a Roma, che ha scosso l’intero mondo sportivo legato al kayak e alla canoa. Nato a Ivrea nel 1963, residente a Chiaverano, è stato uno dei più rappresentativi atleti azzurri e, per anni, ha fatto anche parte dello staff tecnico federale della Nazionale. Tutto il mondo sportivo della canoa è unito nel dolore nel suo ricorso di grande campione prima e di ottimo dirigente dopo.
Nel corso della sua prestigiosa attività agonista Marco Caldera ha saputo conquistare prestigiose riconoscimenti in tutto il mondo. Nella sua attività agonistica ha corso in slalom e discesa, kayak e canadese biposto. Anche la Federazione Nazionale Canoa-Kayak è in lutto e si stringe intorno alla famiglia sul sito ufficiale si legge: “Il Commissario Straordinario Alberto Miglietta, il Segretario Generale Salvatore Sanzo e tutta la Federazione Italiana Canoa Kayak sono vicini al dolore dei familiari e di tutti coloro i quali hanno amato Marco Caldera, scomparso prematuramente nella giornata di ieri. Ex atleta azzurro, per anni è stato anche componente dello staff tecnico federale. in maglia azzurra ha conquistato numerosi titoli italiani e soprattutto uno straordinario argento mondiale a squadre ai campionati iridati di slalom nel 1989 a Savage River (Usa)”.
Da tecnico ha lavorato fianco a fianco con i migliori atleti italiani, prendendo parte alla spedizione azzurra di Pechino 2008 in qualità di componente dello staff. Tra l’altro per diversi anni ha anche seguito, con ottimi risultati i giovani della squadra agonistica dell’Ivrea Canoa Club. Marco Caldera lascia la compagna e tre figli. Sui social si sono moltiplicati a dismisura i messaggi di cordoglio di amici, conoscenti e semplici estimatori sportivi.
Ecco qualche significativo esempio: “Ciao Marco mi hai insegnato ad andare in canoa e mi fatto comprendere il lato più pulito dello sport. Abbiamo lavorato per anni a fianco senza avere mai alcun contrasto. Eravamo Amici e poi colleghi. Ora sei andato avanti tu varcando un confine che accomuna ogni persona e che un giorno varcheremo tutti. Ti abbraccio e ti prego di aspettarmi… senza fretta … naturalmente”. E ancora: “Le strade della vita…portano ad un solo arrivo…sempre…mi insegnerai ad andare in canoa…ciao Marco…”
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