
Canavese, il caldo africano premia il turismo montano

Se il caldo torrido determinato dalla bolla dell’anticlone africano ha soffocato gli abitanti delle città di pianura ha, in compenso, incrementato le presenze dei turisti e dei vacanzieri nei comuni montani piemontesi e, in particolare, in quelli delle Valli Canavesane.
A rendere noti i rilevamenti effettuati sui flussi turistici è l’Uncem. Il risultato, decisamente più che positivo del 2015, cancella quello negativo registrato nel 2014, un anno caratterizzato da un’ondata di maltempo che ha praticamente rovinato l’estate e, di conseguenza tutto il circuito turistico. Particolarmente premiati, oltre alle classiche località turistiche, anche quei comuni che meglio di altri sono riusciti a mettere in campo una rete di accoglienza capace di attrarre nuovi visitatori e una migliore offerta enogastronomica, grazie alla sinergia tra enti locali, associazioni e operatori del settore turistico-ricettivo.
Un dato per tutti: l’estate 2015 ha registrato un incremento dell’afflusso turistico pari al 25%. Una significativa inversione di tendenza, rispetto allo scorso biennio che dimostra come l’organizzazione rivesta un ruolo di grande importanza nel rilancio dell’economia territoriale. Di turismo si può vivere e l’analisi compiuta dall’Unicem lo dimostra. E’ indubbio che la sinergia va estesa anche nel delicato settore dei trasporti: una più agevole accessibilità alle località turistiche può incentivare la domanda e l’offerta.
Una cosa sembra certa: l’industria del turismo insieme alla concreta rivalutazione del comparto agricolo, saranno i due grandi volani che potranno ridare nuovo slancio all’economia montana.