Favria, ripartiamo dalle strade!

09/04/2017

Cari Favriesi, ci stiamo avvicinando alle elezioni e purtroppo ritengo, pur con tutta la buona volontà, che le persone elette cinque anni or sono non sono state in grado dal punto di vista politico di amministrare con sagacia e lungimiranza la nostra Comunità. Certo hanno fatto anche delle buone cose come, ad esempio l’animazione estiva per i giovani e diverse manifestazioni, ma amministrare una comunità è molto di più! In questi ultimi anni troppe volte dei mezzi pesanti si sono incastrati nelle vie di Favria o sono riusciti con destrezza a svicolare senza fare danni. Certo mi si dirà: che colpa ha l’Amministrazione? In fondo mette i divieti, posiziona tutti i segnali e addirittura  ha installato un portale, che ritengo personalmente antiestetico ed inutile. Non si può pretendere onestamente una maggiore vigilanza da parte dei pochi vigili in organico, né dalle forze dell’ordine.

Ma voglio ricordare che una Comunità, la nostra che ci abitiamo, Favria, può essere paragonata al corpo umano. La rete stradale rappresenta il sistema circolatorio, che le permette di servire efficacemente gli abitanti, il traffico, il commercio e quant’altro. Quando ogni elemento funziona correttamente, in altre parole, quando il corpo è sano, non si presentano problemi.

Tuttavia,quando un componente è mal funzionante, si manifestano complicazioni. Le strade di Favria, da quelle centrali  a quelle periferiche immerse nella ridente, ubertosa e bucolica campagna favriese, svolgono un compito simile a quello delle vene e delle arterie nel corpo. Come queste permettono al sangue di circolare portando ossigeno, così le vie cittadine consentono a persone e merci di muoversi, una condizione fondamentale per mantenere vivo l’ecosistema di Favria.  Il gomitolo di strade favriesi permette che le merci, servizi e concittadini possano spostarsi e incontrarsi, facilitano i commerci e stimolano l’economia.

Meno problemi si incontrano nel passare da Favria, anche per chi vi transita per andare in altri paesi e città e  meglio si sente e funziona il corpo,  in questo caso Favria. Ricordo che il traffico bloccato rappresenta un pericolo per tutti noi. Nello stesso modo in cui un’arteria bloccata influisce sul funzionamento di tutto il corpo e non solo su quello delle cellule vicine, così una circolazione inefficiente e la presenza di preesistenti strettoie si ripercuotono non solo sulle aree circostanti, ma su tutta Favria. Le auto bloccate  dai mezzi pesanti fermi inquinano l’aria e l’ambiente ed i  servizi non funzionano correttamente. Per esempio, in caso di emergenza un’ambulanza non arriva in tempo, perché la strada è bloccata e si  sprecano energie per risolvere problemi, piuttosto che impiegarle per far prosperare e crescere la comunità. 

Sicuramente gli edifici non si possono spostare, i navigatori per viaggiare a volte non sono aggiornati, ma se si affronta una volta per tutte il problema non mettendo dei sensi unici a casaccio ma studiando la viabilità dell’intero paese, si condivide con i concittadini  le soluzioni proposte, costi e benefici il problema si risolve anche creando, dove serve, delle barriere con fioriere ad esempio che esaltano il bello e non  le attuali brutture.

Ritengo, come riflessione personale che forse in questi cinque anni magari  si poteva organizzare qualche festa di meno e dare vita a un maggior coinvolgimento dei cittadini. Dopo l’imminente tornata elettorale siamo ancora in tempo a voltare pagina e dare vita a una vera partecipazione su questo ed altri problemi che aflfiggono nostra Comunità; io spero vivamente che accada e spero in volti ed idee nuove, corroborate da  sincera passione per i cittadini di Favria, perchè sia sempre di più vivibile e perché amo la mia comunità di adozione.

(Giorgio Cortese)

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