
Castellamonte, è ancora allarme ambientale per la discarica di Vespia

Il supposto ampliamento della discarica di Vespia, protagonista già nel recente passato per le accese polemiche legate all’impatto ambientale, continua a far discutere. Questa volta è il Comitato “la Voce dei Monti Pelati” (costituito da un gruppo di cittadini) a riaprire la polemica.
Il tema è ancora quello dei passati episodi di inquinamento causati dallo stato di abbandono correlati al fallimento dell’ex Asa di Castellamonte che ne curava la gestione. Episodi che potrebbero tornare a ripetersi con grave danno per l’ecosistema e per la salute pubblica. Ma quel che più preoccupa il comitato spontaneo è che la concessione di ampliamento, a suo tempo richiesta dall’Amministrazione castellamontese, è stata soltanto sospesa e non revocata “come il buonsenso suggerirebbe.
Alla delusione si aggiungono lo sgomento e la rabbia. Ma come? Dopo aver ottenuto ampie rassicurazioni in merito alla corretta manutenzione dell’impianto di smaltimento, dopo aver preso parte alla Conferenza dei Servizi, nel corso della quale, giova ricordarlo, la concessione di ampliamento fu vincolata alla completa bonifica del sito, oggi si scopre che tutti i presupposti sono venuti meno e la concessione è stata soltanto sospesa.
E l’allarme rimane un fatto concreto, così reale che l’Amministrazione comunale lo ha condiviso insieme alla Città Metropolitana soprattutto da quando, qualche giorno fa, il percolato (ovvero il liquido prodotto dalla decomposizione dei rifiuti) si è riversato al di fuori della vasca ed è finito nel torrente Malesina.
Una cosa è certa, al di là delle recriminazioni, il Comitato è pronto a continuare la propria battaglia in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini.