
Nole, i carabinieri sequestrano a una donna di etnìa sinti una maxi-discarica a cielo aperto
In quell’area non asfaltata di circa duecento metri quadrati erano state illecitamente stoccati quasi tre tonnellate di rifiuti pericolosi e non. Una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto che è stata sequestrata, nella mattinata di giovedì 22 dicembre dai carabinieri della stazione di Fiano che hanno denunciato una donna di 54 anni di etnia sinti residente a Nole con l’accusa di gestione illecita di rifiuti.
Nell’area i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico avevano rinvenuto olii esausti, parti e componenti di autovetture, pneumatici cavi in rame, vecchi televisori, computer ed elettrodomestici vari. Tra i beni sequestrati alla donna figura anche un autocarro. A seguito delle indagini svolte dai carabinieri la donna si offriva di ritirare i rifiuti contenente metallo alle persone (numerose) che avevano intenzione di smaltire i rifiuti nelle apposite isole ecologiche di Grosso, Nole e Grosso.
Dopo aver raccolto il metallo, la donna lo rivendeva come privata ai rottamai, che, anche se autorizzati alla raccolta del metallo, non possono per legge acquistare dai privati.
Gl’investigatori stanno indagando per appurare se la stessa cosa accadeva negli altri “ecocentri” allestiti nella zona.