24/07/2016

Cronaca

Tari alle stelle a Chivasso, i commerciani protestano: “Così saremo costretti a chiudere l’attività”

Chivasso

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Cartelle esattoriali da brivido. Tanto care che i commercianti chivassesi protestano vivamente e più d’uno ha minacciato la ciusura dell’esercizio commerciale che gestisce. La raccolta rifiuti a Chivasso è per i titolari di piccole attività imprenditoriali e di locali pubblici, più che una jattura, un vero e proprio problema legato alla sopravvivenza. Si parla di bollette della Tari che ammontano a diverse migliaia di euro l’anno che, sommate a tutte le altre incombenze fiscali, cosituiscono un problema economico che è più che arduo superare. La protesta è generalizzata e c’è chi, come Claudia Varetto, titolare della negozio di fiorista “Nuovo Fiore” in via Torino, ha dato vita a una raccolta di firme da sottoporre all’assessore al Bilancio Claudia Buo. “Ci stanno rovinando – afferma la commerciante -. Fino all’anno scorso pagavo duemila euro di Tari, che è già una bella cifra considerando le dimensioni del mio locale e la quantità di rifiuti che produco. Quest’anno mi sono arrivati da pagare 2.800 euro: saranno anche pagabili in quattro rate, ma come può arrivare un aumento del genere?”.

Il caso di Claudia Varetto non è isolato: “Saremo costretti a chiudere. Chi ha un’attività o una partita iva, in queste condizioni non può sopravvivere”. L’assessore al Bilancio del Comune di Chivasso Claudia Buo, alla quale è stata sottoposta la problematica ha risposto con un laconico “Non possiamo farci niente”.

Il caro-rifiuti è determinato da un’impennata di rincari non previsti dagli esercenti: in alcuni casi si parla di diverse centinaia di euro di aumento per un servizio che non sempre è puntuale.
Quello che era un annoso problema è diventato nell’ultimo anno na vera e propria eergenza e dallo scorso msede i magggio quanto sono state recapitate le cartelle esattoriali della Tari, c’è chi ha perso il sonno e ci perserà il lavoro. E non è cosa da poco con i tempi che corrono, considerando che con la prossima apertura del Bennet, i commercianti chivassesi saranno costretti a subire l’ennsima batosta. Per molti forse l’ultima.

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