16/08/2018

Cronaca

Il senatore Eugenio Bozzello lancia una petizione sul web per bloccare il traffico pesante sul Ponte Preti

Strambinello

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Una petizione on line con l’obietivo di chiedere e ottenere la messa in sicurezza del “famigerato” ponte Preti di Strambinello che collega l’Alto Canavese e la Valchiusella con Ivrea: l’iniziativa è dell’ex senatore ed ex sindaco di Castellamonte Eugenio Bozzello Verole che da tempo invita le istituzioni a non sottovalutare la presunta pericolosità del ponte e sospendere transitoriamente il passaggio dei mezzi  pesanti. Si legge nella petizione che ha già raccolte quattromila firme sulle cinquemila richieste: “La situazione del ponte Preti di Strambinello da troppi anni è trascurata. Occorre da parte degli enti preposti un’urgente manutenzione. E, in attesa di trovare i fondi, ordinare la sospensione temporanea al passaggio dei mezzi pensati al fine di poter trovare delle soluzioni e dei rimedi.
Insieme tutti noi cittadini e amministratori locali possiamo farci sentire dalle istituzioni e non minimizzare un problema reale. Sin dal 1990 provoca in quel tratto di strada seri problemi di viabilità. Dobbiamo prevenire subito, invece che sempre alla fine soccorrere e piangere”.

La petizione è stata sottoscritta anche da diversi amministratori locali. La petizione, che ha rapidamente fatto il giro del web, pone l’accento sulle problematiche registrate in passato legato all’intenso traffico dei mezzi pesanti e dal passaggio quotidiano di migliaia di autoveicoli sui quali viaggiano altrettanti pendolari. La reazione delle istituzioni nonsiè fatta attendere: oltre all’invito a rifuggire da ogni facile allarmissmo la Città Metropolitana ha stanziato 300mila euro per la sicurezza del Ponte Preti.

Lo conferma il consigliere delegato alle infrastrutture e ai Lavori Pubblici della Città Metropolitana Antonino Iaria: “Il ponte Preti è una struttura ben diversa dal ponte dell’autostrada A10 crollato ieri a Genova. Perché è un ponte ad arco in cemento armato normale e non precompresso. Ed è una struttura monitorata in continuo dal nostro servizio Viabilità”. Ciò non toglie che la profonda impressione causata dall’inaspettato crollo del ponte Moranti dell’autostrada A10, ha creato nei cittadini una diffusa apprensione tra i cittadini. Un’apprensione non del tutto ingiustificata, va precisato, perchè il Canavese è pieno di ponti e viadotti datati e che necessiterebbero di continui (e non saltuari) interventi di manutenzione.

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