03/08/2017

Cronaca

Sacro Monte di Belmonte: i francescani abbandonano e il Santuario rischia l’oblio totale. Sindaci in allarme

Belmonte

/
CONDIVIDI

I frati francescani potrebbero, costretti dall’incalzare degli eventi ad abbandonare il Sacro Monte di Belmonte che non è più gestibile con i pochi frati rimasti e che è destinato, pertanto, a chiudere i battenti. La notizia è davvero clamorosa. La carenza di vocazioni è alla base di abbandono non voluto ma forzato. E la notizia ha subito creato allarme tra gli amministratori della Val Gallenca che hanno inviato copia di una delibera approvata nei giorni scorsi al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, al vicepresidente e assessore regionale al Bilancio Aldo Reschigna, all’assessore alla Cultura e Turismo Antonella Parigi e al presidente del consiglio regionale Mauro Laus nella quale si evidenzia come in questo frangente l’intervento della Regione Piemonte divenga determinante per la salvaguardia e la valorizzazione del Sacro Monte di Belmonte.

Con la chiusura del convento e del santuario, ribadiscono i sindaci di Prascorsano, Valperga, Canischio, Pertusio e San Colombano Belmonte, è a rischio un interno sistema economico territoriale, senza contare il fatto che il Sacro Monte non è soltanto un simbolo artistico e religioso, ma un punto di riferimento irrinunciabile anche in virtù del fatto che il sito è considerato dall’Unesco quale patrimonio dell’Umanità.

Tra l’altro i sindaci fanno presente quanto sia necessario intavolare al più presto con la proprietà privata per fare in modo di arrestare lo stato di degrado nel quale versano le strutture del complesso, se si considera che nel convento si sono già verificati crolli e collassi delle strutture.

Tra l’altro non esclude neanche l’ipotesi che la proprietà del Sacro Monte decida di metterlo in vendita con tutte le incognite (in senso negativo e positivo che questo potrebbe comportare). La delibera in questione è stata anche inviata per opportuna conoscenza anche alla sindaca della Città Metropolitana Chiara Appendino.

Ad Alberto Avetta presidente dell’Anci Piemonte e a Lido Riba presidente dell’Uncem Piemonte. Se lo spettro della chiusura diverrà tale, quella che cadrà sulla testa dei canavesani non sarà una semplice tegola.

Dov'è successo?

23/04/2024 

Cronaca

Forno Canavese: il mondo dello sport canavesano è in lutto per la scomparsa di Giuseppe Bianco

Il mondo dell’atletica canavesana e piemontese è in lutto per la scomparsa di Giuseppe Bianco, figura […]

leggi tutto...

23/04/2024 

Sanità

Sanità: a Ivrea installato e inaugurato in ospedale il nuovo impianto di risonanza magnetica

L’ospedale di Ivrea ha inaugurato oggi, martedì 23 aprile, un nuovo impianto di risonanza magnetica, segnando […]

leggi tutto...

23/04/2024 

Cronaca

Il Castello di Masino celebra la Primavera tra biodiversità e sostenibilità con “Tre giorni per il giardino”

Nel cuore del Canavese, il Castello e Parco di Masino, perla del FAI – Fondo per […]

leggi tutto...

23/04/2024 

Cronaca

Ivrea: troppe richieste di aiuto alla Caritas. “Non riusciamo più a far fronte all’emergenza”

La Caritas diocesiana di Ivrea si trova ad affrontare una crescente crisi abitativa e alimentare, lottando […]

leggi tutto...

23/04/2024 

Cronaca

Nole: due ragazzini persero le dita per l’esplosione di un petardo. Condannati due fratelli

Due fratelli, residenti nel Canavese, sono stati condannati dalla Corte d’appello di Torino a pene detentive […]

leggi tutto...

23/04/2024 

Cronaca

Previsioni meteo: migliora il tempo in Piemonte e Canavese con un timido rialzo delle temperature

Queste le previsioni del tempo per domani, mercoledì 24 aprile, elaborate dal centrometeoitaliano.it:  AL NORD Al […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy