21/11/2015

Politica

Rifiuti, la Città Metropolitana chiede a Rivarolo 260 mila euro per i mancati pagamenti Asa

Rivarolo Canavese

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Duecentosessantamila euro. Anzi, per la precisione 258mila 165, 44 euro. E’ quanto chiede La Città Metropolitana, subentrata all’ex Provincia  al comune di Rivarolo Canavese in relazione al tributo Tefa che l’ex consorzio avrebbe riscosso e dovuto versare per conto del Comune di Rivarolo nel quadriennio compreso tra il 206 e il 2009.

L’Asa è fallita: l’azienda aveva in appalto la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di 51 comuni, poi un debito che ammonta a diversi milioni di euro, l’ha completamente affossata. Alla società era stato anche affidato l’incarico della bollettazione e conseguente riscossione della Tia/Tarsu. Nell’imposta è prevista anche una percentuale da versare alla provincia. L’Asa non ha mai effettuato il versamento e adesso il credito è stato ereditato dalla Città Metropolitana. Nello scorso mese di giugno il nuovo ente amministrativo ha scritto al sindaco Alberto Rostagno e agli altri sindaci che amministravano i comuni facenti parte del consorzio, richiedendo il pagamento del credito vantato. Equitalia non c’entra nulla in questa vicenda. Il timore è che quello che i contribuenti siano chiamati a pagare nel prossimo futuro eventuali ritocchi delle bollette dovuti al mancato versamento all’ex provincia. Il primo cittadino di Rivarolo Alberto Rostagno chiarisce i termini della situazione: ogni preoccupazione è del tutto infondata e sul Comune non si è abbattuta nessuna tegola.

Spiega il primo cittadino: “Il Comune di Rivarolo non ha motivo per essere chiamato in causa e ha dato incarico allo studio dell’Avvocato Fogagnolo del foro di Ivrea di predisporre un provvedimento di rigetto dell’istanza avanzata dalla Città Metropolitana di Torino nei confronti del Comune in relazione al credito Tefa vantato nei confronti del Consorzio Asa e di Asa Servizi S.r.l. e per definire l’assenza di una obbligazione solidale del Comune di Rivarolo Canavese in relazione al credito Tefa vantato dalla Città Metropolitana nei confronti del Consorzio Asa e di Asa Servizi S.r.l.”.

In sintesi: nell’affidare allo studio legale Fogagnolo di Ivrea il mandato l’obiettivo dell’Amministrazione comunale non è solo quella di redarre la comunicazione di diniego, ma soprattutto di confermare in via extra giudiziale che il Comune non è per nulla debitore nei confronti della Città Metropolitana per il mancato versamento del contributo Tefa da parte dell’Asa.

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