05/07/2020

Cronaca

Piemonte, nuove norme sulla caccia. Soddisfatto il centrodestra. Legambiente attacca: “E’ una vergogna”

CONDIVIDI

Ha nuove regole la caccia in Piemonte, approvate in Consiglio regionale nell’ambito della votazione dell’Omnibus, collegato al “Riparti Piemonte”. “Abbiamo votato a larga maggioranza le variazioni derivanti dalla revisione degli articoli dal 16 al 27 del DDL 83/2020 riguardanti l’agricoltura e, appunto, la caccia – spiega Claudio Leone, consigliere regionale della Lega – portando l’accertamento dei danni da fauna selvatica e attività venatoria e la loro prevenzione come materia regolamentata dalla Regione Piemonte. Abbiamo, inoltre, introdotto come specie cacciabili allodola, fischione, codone, folaga, canapiglia, marzaiola, pernice bianca. Abbiamo previsto il divieto dell’esercizio dell’attività venatoria da parte proprietario o il conduttore di un fondo con richiesta motivata entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio regionale. La Regione si è fatta carico di determinare in modo adeguato le dimensioni spaziali e faunistiche dei singoli ambiti venatori, coinvolgendo i cacciatori nella gestione e nella salvaguardia dei beni faunistico-ambientali”.

“Il cacciatore residente in Piemonte – continua il presidente della terza commissione Claudio Leone – fissa la propria residenza venatoria nell’Ambito territoriale di caccia o nel Comprensorio alpino dove ritira il proprio tesserino venatorio regionale. Ulteriori ammissioni sono consentite, previo consenso dei rispettivi organi di gestione, nel rispetto del numero totale di cacciatori ammissibili. Fatto salvo che il prelievo nei confronti della tipica fauna alpina, è comunque limitato al solo comprensorio di residenza venatoria mentre i cacciatori residenti in altre regioni o all’estero possono essere ammessi secondo rigidi parametri. La Giunta regionale – conclude il leghista Leone – potrà regolamentarne il prelievo di ungulati e la caccia sarà consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto. Per gli ungulati si potrà proseguire fino ad un’ora dopo il tramonto. Abbiamo, inoltre, aumentato l’attenzione alla sicurezza imponendo di indossare bretelle o capi di abbigliamento con inserti di colore ad alta visibilità, anche ai soggetti impegnati in attività di controllo faunistico e non solo ai cacciatori”.

Per Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta le norme varate sono del tutto vergognose: “Siamo di fronte alla decisione di una Giunta Regionale – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – che ha scelto di anteporre gli interessi ludici di una ristrettissima minoranza dei cittadini a quelli di protezione ambientale e faunistica. Una scelta senza né capo né coda che non ha giustificazione alcuna. Tutte le specie dichiarate ‘cacciabili’ sono classificate come ‘in declino’ o, peggio, in elevate condizioni di rischio, come la pernice bianca che dal 2000 ad oggi ha visto dimezzare la sua popolazione. Gli esemplari di alcune delle specie in questione pesano meno del piombo contenuto in una cartuccia. Questa legge è un vero e proprio attentato alla biodiversità alpina e in particolare piemontese”

Oltre all’allargamento delle specie cacciabili, la norma approvata contiene altri aspetti che Legambiente ritiene siano del tutto inaccettabili: “L’apertura della caccia notturna (due ore prima dell’alba e due dopo il tramonto) agli ungulati mette a rischio tutte le specie residenti nelle aree interessate dalle battute; la riduzione dei capi di abbigliamento ad alta visibilità obbligatori rende meno visibili i cacciatori mettendo a rischio i frequentatori delle aree boschive e, in ultima analisi, anche i cacciatori stessi. Quelle approvate – conclude Giorgio Prino – sono norme assolutamente inaccettabili. Nei contenuti e nella forma. Scrivere che i proprietari dei fondi aperti che volessero richiedere il divieto di caccia sui loro terreni dovrebbero inoltrare richiesta entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico-venatorio regionale, un piano previsto dal 1992 e mai approvato, è una provocazione inaccettabile, che sa quasi di presa in giro”.

28/03/2024 

Eventi

“Cammino d’Oropa canavesano”: al Martinetti di Castellamonte il docufilm di Andry Verga

Nella suggestiva cornice di Castellamonte, il Consiglio di biblioteca e l’assessorato alla cultura del Comune si […]

leggi tutto...

28/03/2024 

Economia

Variante Lombardore-Front: Coldiretti Torino chiede che sia sbloccato il tavolo delle compensazioni

La Coldiretti di Torino solleva nuovamente la questione delle compensazioni per la Variante 460, il progetto […]

leggi tutto...

28/03/2024 

Cronaca

Parco dei 5 laghi di Ivrea. Avetta (Pd): “Un risultato importante, nonostante la sciatteria delle destre”

L’istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea costituisce un traguardo significativo per la comunità […]

leggi tutto...

28/03/2024 

Sport

Forno Canavese: il 25 maggio via al Trail del Monte Soglio. In gara centinaia di atleti da tutta Italia

Il Trail del Monte Soglio si appresta a celebrare la sua quattordicesima edizione, un evento che […]

leggi tutto...

28/03/2024 

Cronaca

Pavone: tabaccaio uccise un ladro che stava rubando in negozio. Sarà processato per omicidio volontario

In una svolta drammatica degli eventi a Pavone Canavese, Marcellino Franco Iachi Bonvin, proprietario di una […]

leggi tutto...

28/03/2024 

Cronaca

Previsioni meteo: domani, venerdì 29 marzo, piogge e acquazzoni in Canavese e in Piemonte

Queste le previsioni del tempo per domani, venerdì 29 marzo, elaborate dal Centro Meteo Italiano:  AL […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy