Tentata estorsione e violenza privata: è con questi due capi d’accusa che nella mattinata di lunedì 29 agosto i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ivrea hanno arrestato un cittadino nigeriano di 38 anni, ospite della comunità “Leone Rosso” di Alice Superiore che aveva fatto richiesta di asilo politico. Il fatto: per procacciare denaro l’uomo aveva iniziato a svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo in piazza Freguglia a Ivrea nell’area riservata al parcheggio pubblico a pagamento. L’aspetto più grave e determinante della vicenda è che il nigeriano importunava e minacciava gli automobilisti di danneggiare i veicoli se non gli avessero consegnato l’obolo richiesto. Nella mattinata di martedì 30 agosto il Gip ha convalidato l’arresto.

Altro episodio analogo, sempre nella mattinata di lunedì 29 agosto, questa volta a Pavone Canavese: un cittadino di origine marocchina si stava accingendo a parcheggiare l’auto di sua proprietà quando è stato avvicinato da uno dei tanti parcheggiatori abusivi. L’uomo ha cercato di vendere all’automobilista un ticket per la sosta, lasciato per terra da qualcuno che aveva abbandonato il parcheggio. L’uomo si è rifiutato di prendere il ticket e i parcheggiatore abusivo è passato dalle parole ai fatti: dopo aver minacciato il povero automobilista di danneggiare la vettura lo afferrato per camicia e lo ha strattonato con violenza, procurandogli una lieve ferita alla mano destra. Il marocchino è riuscito a divincolarsi e per sfuggire all’aggressione si è rifugiato in un vicino ufficio postale da dove ha chiamato i carabinieri.

Nel denunciare l’accaduto ha anche fornito ai militari la descrizione dell’aggressore che, come se nulla fosse accaduto, aveva ripreso la sua attività illecita. In pochi minuti i carabinieri della Compagnia di Ivrea sono giunti sul luogo e hanno cercato di identificare il posteggiatore che ha tentato dapprima di fornire delle false generalità e, quando è stato richiuso in camera di sicurezza è andato su tutte le furie. I militari hanno immediatamente informato il pubblico ministero di turno che ha disposto l’immediato trasferimento in carcere dell’uomo sottoposto a fermo.

Nei mesi precedenti gli uomini dell’Arma avevano avviato una  mirata attività di contrasto, sollecitata dalle tante lamentele pervenute dagli automobilisti importunati: il bilancio aveva registrato cinque denunce a piede libero a carico di altrettanti stranieri che erano stati costretti a versare anche sanzioni che ammontavano a diverse migliaia di euro e i quali erano stati sequestrati anche i proventi dell’attività illecita.