22/05/2017

Cronaca

Il Gran Paradiso è al primo posto tra i parchi e le aree protette più visitati della regione Piemonte

Ceresole Reale

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L’obiettivo raggiunto non è di poco conto tenuto contro anche del contesto di una crisi economica senza precedenti: il Parco Nazionale del Gran Paradiso è risultato essere al primo posto tra i parchi visitati tra le aree protette piemontesi secondo i risultati di un’indagine condotta dal Centro Studi della Fondazione CRC con la collaborazione dell’Osservatorio Turistico Regionale del Piemonte, presentata lo scorso 16 maggio a Torino.

Secondo l’indagine, svolta online sul pubblico italiano nel periodo tra la metà di febbraio e quella di marzo di quest’anno, il Parco del Gran Paradiso è il più visitato dagli intervistati, con il 33% delle preferenze, seguito dal Parco delle Alpi Marittime con il 29% e quello dell’Orsiera Rocciavrè con il 24%.

Lo studio ha rivelato che i motivi principali per cui i turisti scelgono le aree protette piemontesi sono la possibilità di vivere la natura, fare sport (tra questi la fanno da padrone le escursioni e il cicloturismo) e rilassarsi. I visitatori sono quindi in maggioranza escursionisti in giornata (65%), mentre il 26% ha dichiarato di aver passato almeno una notte in una struttura.

I visitatori sono in maggioranza coppie (35%), amici (28%) e famiglie (27%), suddivisi in tutte le fasce d’età (in particolare tra 31 e 65 anni), a dimostrazione che il pubblico che visita le aree protette è vasto e multiforme. I parchi sono raggiunti principalmente con l’auto (89% dei casi), mezzi pubblici e mobilità alternative rimangono una quota residuale.

Per quanto riguarda le modalità con cui i turisti sono venuti a conoscenza dei Parchi emerge il passaparola con il 34%, segue il 30% per vicinanza o conoscenza di lungo periodo, ed il 15% tramite strumenti web del Parco (sito, social, newsletter…), solo il 4% con pubblicità o articoli su riviste e giornali.

Il presidente del Parco Italo Cerise non nasconde la sua soddisfazione per i dati che testimoniano che la strada imboccata negli ultimi anni porta nella giusta direzione: “L’indagine conferma che le azioni messe in atto dall’Ente per la promozione dell’area protetta stanno portando risultati concreti. Auspichiamo che il lavoro di conservazione del nostro patrimonio di paesaggi e biodiversità contribuisca allo sviluppo sostenibile delle valli del Gran Paradiso, che meritano di essere conosciute e apprezzate da tutti”.

(Foto Enzo Massa Micon)

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