
Castellamonte, l’intenso rapporto con gli animali nel libro “Cuor di camoscio” di Ruggero Casse
11/04/2018
L'autore, perfettamente a suo agio tra i luoghi conosciuti, tra i silenzi malinconici e i profumi esaltanti dei suoi boschi, si muove tra i riflessi mai sopiti dei lavori tradizionali, della pratica del contrabbando e della caccia, del contatto con gli animali domestici come con quelli selvatici
Tutti possono parlare e scrivere di montagna, spesso con risultati sorprendenti, ma quando a farlo è qualcuno che le alte terre le vive tutti i giorni l’esito è differente.
Ruggero Casse, montanaro di nascita e di vita, ha infatti saputo abbinare alla iniziale passione per la fotografia quella altrettanto espressiva della scrittura. Nel suo libro “Cuor di camoscio e altri racconti”, edito per la collana “Alta quota” degli editori Baima-Ronchetti & c., l’autore percorre i versanti boscosi e i pendii innevati con storie che spesso appartengono al passato, ma che potrebbero benissimo viversi ai giorni nostri. Il volume sarà ufficialmente presentato venerdì 13 aprile alle ore 21,00 presso la biblioteca civica di Castellamonte con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune.
Mentre infatti il mondo cambia, a rimanere immutata è l’atmosfera che ancora si vive nelle piccole comunità, dove ad essersi fermato non è il desiderio di emancipazione e di sviluppo, ma il contatto con la natura, con i ritmi delle stagioni che in altura sono certamente più percepibili che altrove.
L’autore, perfettamente a suo agio tra i luoghi conosciuti, tra i silenzi malinconici e i profumi esaltanti dei suoi boschi, si muove agilmente tra i riflessi mai sopiti dei lavori tradizionali, della pratica del contrabbando e della caccia, del contatto continuo e simbiotico con gli animali domestici come con quelli selvatici.
Dalle pagine del libro emergono le contraddizioni che animano ogni genere di comunità, ma che si fanno più evidenti e per questo spigolose in quelle più piccole, dove tutti i giorni, a discapito di ogni orgoglio, si può essere costretti a ricorrere all’aiuto finanche determinante del peggior nemico. Le incombenze quotidiane, gli amori e gli attriti, le storie di guerra e le esperienze magiche, le mediazioni umane e le intemperanze climatiche, si sviluppano sullo sfondo di una montagna un poco matrigna, che come le austere madri di un tempo non può, e non sa, dilungarsi tra gli orpelli dell’esistenza ma si pone con l’autenticità e la concretezza che le sono connaturate.
Per questo tra le pagine del libro di Ruggero Casse ogni parola, ogni frase, ogni racconto, rappresentano l’essenza che scaturisce dalla profonda cognizione di quell’ambiente severo e genuino.
E le genti, le borgate, i lupi, i boschi e la montagna, sono svelati attraverso un linguaggio che conserva il colore ed il fascino dei tempi andati descrivendo al tempo stesso una realtà che non è solo immaginaria, ma potrebbe trasparire sorprendentemente da uno dei suoi scatti.
Il volume, che comprende undici racconti e quasi 200 pagine, si può acquistare come gli altri volumi dell’editore, nelle migliori librerie piemontesi.
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