11/06/2016

Cronaca

Castellamonte: la parrocchia ospita 24 migranti africani. E il Comune non ne sa nulla

Castellamonte

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Sono ventiquattro, tutti migranti, provenienti dal Camerun, dal Ghana e dalla Nigeria. Tutti scampati alle innumerevoli tragedie del mare e approdati a Lampedusa. E saranno tutti ospitati in frazione Spineto a cura dalla parrocchia di Castellamonte e della Diocesi di Ivrea nell’ambito un progetto elaborato da tempo. I migranti saranno ospitati in una villetta messa a disposizione di un privato. In tutto sono circa 650 i migranti che hanno trovato ospitalità in Canavese e nell’Eporediese. E non saranno probabilmente gli ultimi dato che gli sbarchi sulle coste del sud Italia si moltiplicano. Anche in Valle Sacra hanno trovato ospitalità alcune famiglie di rifugiati e tutti in strutture reperite dalla Diocesi di Ivrea.Gli arrivi destano perplessità, che nulla hanno a che fare con la discriminazione, tra amministratori e popolazione.

Il problema? Il fatto che le decisioni vengono assunte senza consultare e coinvolgere il Comune e le associazioni di volontariato che operano sul territorio castellamontese. E spesso anche le forze dell’ordine non sono al corrente dell’arrivo dei migranti. Uno scollamento pericoloso che potrebbe non solo provocare malumori, ma anche problematiche sociali che potrebbero avere un certo impatto.

Ormai è la prassi, Un paio di mesi fa a Montalenghe era successa la stessa cosa: il sindaco Valerio Grosso si è visto capitare tra capo e collo una trentina di donne provenienti dalla Nigeria e anche in quel caso il Comune non era stato neanche avvisato. Eppure qualcosa bisognerà fare per evitare che la percezione causata dall’arrivo dei migranti, possa essere negativa tra la popolazione: in questo contesto il comune ha pensato di coinvolgere le cooperative sociali che si occupano dei migranti per stipulare con la Prefettura di Torino una convenzione per fare in modo che i nuovi arrivati possano svolgere, ovviamente gratis, lavori socialmente utili. Servirà?

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