Tutto è iniziato con una lettera firmata che denuncia pestaggi in carcere da parte degli agenti della polizia penitenziaria. Una denuncia non di poco conto. Anzi grave. A scriverla è stato uno dei detenuti del carcere di Ivrea. E, a quanto pare, non sarebbe neanche l’unica. Sulla vicenda sta indagando la procura della Repubblica eporediese come ha confermato all’Ansa il procuratore capo Giuseppe Ferrando che ha aperto alcuni fascicoli per lesioni personali a carico di ignoti mentre gli accertamenti sono ancora in corso.

Armando Michelizza, garante dei diritti dei detenuti del comune di Ivrea conferma che le segnalazioni di violenza nella struttura detentiva sono piuttosto frequenti. Solo nell’ultimo anno, previsa Michelizza, le denunce presentate dai detenuti sarebbero tre. L’ultimo episodio in ordine di tempo risalirebbe alla notte tra il 24 e il 25 ottobre quando, nel corso di una protesta attuata dai detenuti alcuni di questi sarebbero stati crudelmente picchiati. Scrive un carcerato che in quell’occasione intervenne una squadretta dal carcere di Vercelli che insieme ai colleghi della polizia penitenziaria di Ivrea avrebbero picchiato quattro detenuti con idranti e manganelli.

Una ricostruzione che la direttrice del carcere Assuntina di Rienzo che definisce fantasiosa la dinamica dell’accaduto. All’agenzia giornalistica Ansa la dirigente dichiara che “non si è verificato alcun pestaggio e che i primi accertamenti svolti hanno acclarato diversa verità che è già al vaglio dei competenti uffici ministeriali e dell’autorità giudiziario”. I detenuti puntano il dito su una gestione troppo dura. Quale sia la realtà, in questa vicenda controversa, che le indagini degli ispettori ministeriali e della procura appureranno, ciò non toglie che negli ultimi mesi all’interno della casa circondariale eporediese sia siano verificato momenti di tensione da non sottovalutare.

Una situazione critica che il sindacato autonomo che rappresenta e tutela gli agenti di polizia penitenziaria ha sottolineato più volte sia per il carcere di Ivrea che per quello delle Vallette di Torino.